Visite specialistiche gratuite per donne in difficoltà alla Casa di Cura Monte Imperatore

Pubblicato il 29 novembre 2022 • Comune , Comunicati stampa , Pari opportunità , Sociale

La struttura ha aderito all’(H)-Open Week contro la violenza sulle donne promossa da Fondazione Onda

La Casa di Cura Monte Imperatore, insignita dei “Bollini Rosa” 2022-23, ha aderito all’(H)-Open Week contro la violenza sulle donne promossa da Fondazione Onda - Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere dal 21 al 26 novembre 2022. Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la cura al femminile per sottolineare l’importanza della diagnosi primaria e della prevenzione precoce.

«A nome dell’Amministrazione Comunale, voglio ringraziare tutto lo staff della struttura, in particolare il dott. Manobianca, neurologo, e il dott. Borelli, cardiologo, che nelle giornate del 24 e 25 novembre hanno offerto consulenza specialistica a donne in condizioni di fragilità con difficoltà ad accedere a tali prestazioni – commenta l’Assessora al Welfare, Marta Jerovante. – La Casa di Cura Monte Imperatore è sempre stata pronta ad offrire prestazioni sanitarie di qualità, con spirito di profonda umanità e prossimità».

L’invito è stato esteso a tutta la cittadinanza residente sul territorio con il coinvolgimento dei Servizi Sociali e del CAV Centro Antiviolenza. I nostri uffici, proprio in virtù delle numerose famiglie che incontrano quotidianamente e vivono un momento di difficoltà socio-economica, hanno contattato diversi nuclei affinché potessero aderire all’iniziativa. Il nostro Servizio Sociale ha provveduto ad informare dell’opportunità, sia attraverso contatto telefonico che direttamente, circa una trentina di famiglie che avevano già espresso difficoltà nel fare visite specialistiche. In totale hanno aderito diciotto donne, tra cui sette per la sola visita cardiologica, due per quella neurologica e nove per entrambe. Dell’opportunità sono stati allertati anche gli Enti di altri servizi presenti sul territorio, così da poter raggiungere anche quelle donne che non hanno mai avuto modo di rivolgersi al servizio sociale.