Viandanti Festival tra Noci e Putignano il Cammino di Don Tonino Bello

Pubblicato il 16 giugno 2022 • Comune , Comunicati stampa , Cultura , Turismo

Il 18 giugno il Viandanti Festival arriva a Putignano e a Noci per la tappa del Cammino di Don Tonino Bello. L’iniziativa della Regione Puglia, è inserita nell’ambito del progetto Cammini e itinerari culturali di Puglia, le cui linee programmatiche sono contenute nei piani strategici del Turismo Puglia365 e della Cultura Piiil Cultura in Puglia.

Il Cammino di Don Tonino Bello

Il Cammino di don Tonino, accessibile a partire dall’estate 2020, si sviluppa lungo oltre 400 chilometri: da Molfetta, città che accolse l’episcopato del vescovo salentino, consente di raggiungere la sua tomba ad Alessano, per proseguire sino al Santuario di Santa Maria di Leuca.

Un percorso che tocca ben 9 diocesi e 32 città pugliesi, per condurre i pellegrini, a piedi o in bici, alla scoperta dei territori più belli e caratteristici della Puglia. Un cammino che desidera mettere in contatto le persone con la natura, i paesaggi, l’arte e le tradizioni del territorio regionale.

Il PROGRAMMA della giornata

  • H. 8:00 | Visita della Grotta di San Michele in Monte Laureto (Putignano)
  • H. 8:30 | Cammino verso l'Abbazia Madonna della Scala (Noci). Prenotazioni: https://bit.ly/3zFlPxs
  • H. 18:30 - Largo Spirito Santo Noci | Presentazione della guida del cammino di Don Tonino a cura dell’Associazione e dell’editore “Terre di Mezzo”
  • H. 21:30 - Piazza Garibaldi Noci | Concerto dei RIONE JUNNO, Taranta Beat Poject (ingresso libero)

«Sono veramente molto contento di accogliere questa tappa del Viandanti Festival, che si occupa della valorizzazione dei cammini pugliesi, con il loro straordinario patrimonio immateriale, spirituale, culturale e relazionale. Ancor più perché questa giornata è dedicata a Don Tonino Bello, che è fonte di insegnamento e ispirazione per tantissime persone – commenta il Sindaco Domenico Nisi. – Ripercorrere la strada, materiale e ideale, del sacerdote e vescovo, ma soprattutto di un uomo della strada, che con la semplicità della sua opere e delle sue parole, tanto ha ancora da insegnare alla nostra società contemporanea, e soprattutto ai giovani, penso sia occasione unica di crescita personale e di comunità».

Viandanti Festival_18.06
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