Approvati in consiglio comunale il d.u.p. e il bilancio di previsione 2023/2025
Nei giorni scorsi si sono svolti due importanti appuntamenti in Consiglio Comunale dedicati al Bilancio di Previsione 2023-2025. Nel primo dei due incontri abbiamo condiviso le linee programmatiche e di mandato per il prossimo quinquennio 2023-2028 che guideranno le nostre azioni e i nostri progetti durante il nostro mandato con l’obiettivo di migliorare e far crescere il nostro territorio e la nostra comunità. Noci ha grandi potenzialità e noi dobbiamo fare il massimo per sfruttarle.
Abbiamo definito cinque macro aree prioritarie per guidare il nostro impegno abitazioni, economia e mondo del lavoro, ambiente e paesaggistica, strategia e sviluppo, politiche di inclusione. Questi pilastri guideranno la nostra azione per porre in essere nuove attività e servizi alla comunità. Inoltre, riorganizzeremo la Pubblica Amministrazione, potenzieremo servizi digitali e trasferiremo uffici e riunioni presso la storica sede di via Porta Putignano. Stiamo presentando un piano concreto per una città moderna, realistica ed inclusiva.
Uno degli atti di maggiore rilevanza è il nostro Documento Unico di Programmazione (DUP) per il periodo 2023-2025, che rappresenta il piano ambizioso per la crescita e lo sviluppo del nostro comune. Inoltre, abbiamo effettuato una valutazione accurata delle aree urbane nel 2023, dimostrando il nostro impegno per un piano paesaggistico sostenibile. L'approvazione del Bilancio di Previsione 2023-2025 segna un passo concreto verso la realizzazione dei servizi e delle attività previste nelle nostre linee guida.
"Nonostante siano passate solo poche settimane dall'insediamento, noi, insieme al nostro personale e agli amministratori, abbiamo già raggiunto importanti traguardi. Questo è solo l'inizio del mio mandato per rendere il paese a misura di cittadino. Continueremo a lavorare con impegno e passione per il bene della nostra comunità, affrontando le sfide che ci attendono e garantendo un futuro migliore per tutti i cittadini" (Francesco Intini).
