Masseria Mastro Marco

Ultima modifica 22 gennaio 2020

La masseria Vecchia Mastro Marco ha una lunga storia; la sua denominazione è riportata in documenti risalenti alla fine del 1500 quando un tale Marco D’Ottobre la prende a censo dalla Confraternita del SS. Sacramento di Noci per la somma di dieci ducati annui. È intuitivo pensare che Marco D’Ottobre fosse il Mastro che ha dato il nome alla masseria. Nel 1601 il censo viene dimezzato e versato in solido dai fratelli Marco e Don Toma’ D’Ottobre, probabilmente per lavori eseguiti, come confermerebbe una iscrizione incisa su uno dei massi che in cerchio delimitano la bocca della più antica foggia esistente in masseria, ai limiti del bosco: C.T.D.O.F.F. 1597 (il canonico Toma’ D’Ottobre la fece fare nel 1597). Il passo successivo è l’acquisto della masseria da parte della famiglio Tintis, alla quale intanto era stato trasferito il censo. Certamente la nuova proprietà realizza lavori di ampliamento nella persona del canonico Vincenzo con i suoi fratelli Giulio, Adriano e Francesco, tutti sacerdoti, come testimoniato dall’iscrizione su pietra presente al centro della facciata del secondo di quattro lunghi “magazzini” affiancati con tetto a pignon, che costituiscono il nucleo principale della masseria. La proprietà della masseria da parte della famiglia Tintis dura per circa cinquant’anni. Sulla scalinata esterna che da accesso al piano superiore del primo e più grande corpo di fabbrica, è incisa la data del 1778/79. All’interno della chiesetta, che ha subito un recente intervento di restauro, è conservato un magnifico affresco, che può considerarsi la summa delle icone e della simbologia cristiana. La storia recente della masseria ci porta al 1930, quando con una superficie terriera di 90 ettari, viene acquistata dalla famiglia dell’attuale proprietario, il dott. Giovanni Tria. Nel 2012, dopo l’abbandono della masseria da parte degli ultimi affittuari, sono iniziati i lavori di restauro, improntati al rigoroso rispetto delle originarie caratteristiche.