Cimitero comunale: restaurati i cippi spezzati dedicati ai caduti
Onore a tutti i 283 caduti nocesi della prima guerra mondiale
Nell’ambito di recenti lavori di manutenzione straordinaria presso il Cimitero, sono stati restaurati e ripristinati 120 cippi dedicati ai caduti nocesi della prima guerra mondiale.
Gli steli di pietra lavorata, consistenti in colonne spezzate simboleggianti le vite interrotte prima del loro naturale decorso, erano stati collocati a fine anni Sessanta in sostituzione di vecchie targhette su sostegni metallici infissi nel terreno alla base dei cipressi.
Come riferisce l’assessore Natale Conforti, tra le cui deleghe figura anche quella riguardante i servizi cimiteriali: «L’intervento ha richiesto il restauro dei cippi/colonnine spezzate e il rifacimento di tutte le targhette metalliche. Nel corso degli anni i cippi non solo hanno patito il logorio del tempo ma hanno subito anche una riduzione numerica e manipolazioni varie. I 120 cippi superstiti erano in precarie condizioni, spesso privi della targhetta con l’indicazione del nome del caduto e, addirittura, in alcuni casi con nomi ripetuti. Di fronte a questa situazione l’Amministrazione comunale, non avendo atti che fotografassero la situazione originaria e considerando che tutti i caduti hanno la stessa dignità e meritano lo stesso onore, ha deciso di riportare i nomi di tutti i 283 caduti nocesi della prima guerra mondiale».
A tal scopo, fondamentale è stato il supporto della Biblioteca Comunale “Mons. Amatulli” e del Direttore Giuseppe Basile, il cui contributo è stato prezioso nella fase preliminare all’avvio dei lavori: «Non potendo realizzare, per ragioni economiche e di collocazione, nuovi cippi da dedicare a ciascun caduto, si è pensato di riportare sulle targhette dei cippi esistenti due o tre nomi, ad eccezione dei caduti decorati con medaglia al valor militare, a ciascuno dei quali è stato riservato un cippo. I nomi dei caduti sono stati riportati in ordine alfabetico secondo il seguente percorso: lato sinistro del viale di accesso, lato sinistro area semicircolare all’ingresso, lato sinistro vialetto antistante la chiesa e, tornando indietro, lato destro del predetto vialetto, lato destro dell’area semicircolare all’ingresso, lato destro del viale di accesso. In pratica imboccando il viale alberato di accesso al cimitero, a sinistra vi è il primo nome in ordine alfabetico (Alfarano Gregorio) e a destra l’ultimo (Vicenti Francesco di P.)».
Questo intervento costituisce soltanto l’ultimo tangibile segno di riconoscimento e di sensibilità di Noci verso quanti hanno perso la propria vita per Patria. Sulla facciata della Chiesa del Purgatorio vi sono cinque lapidi con i nomi di 182 caduti e l’epigrafe: “Mementote/militum Nucensium/qui in bello MCMXV-MCMXVIII/pro Patria/vitam fuderunt”. Sempre presso il cimitero vi sono due monumenti realizzati su iniziativa della sezione nocese dell’Associazione nazionale combattenti e reduci (ANCR): il Cippo al milite ignoto, inaugurato nel 1987, e il Sacrario, inaugurato nel 1989, con i nomi dei caduti nocesi di tutte le guerre: Prima guerra mondiale, Africa orientale, Guerra di Spagna e Seconda guerra mondiale. A largo San Domenico dal 1994 è collocato inoltre il Monumento ai caduti, sempre su iniziativa dell’ANCR. Numerose sono inoltre le strade del centro abitato intestate a caduti nocesi.