Welfare, Politiche per la famiglia, Politiche per l’integrazione e l’accoglienza, Benessere sociale, Scuola e Offerta formativa, Servizio Civile e Associazionismo: facciamo il punto con l’Assessora Marta Jerovante

Mentre ci avviciniamo alla fine dell’anno e anche alla scadenza del mandato amministrativo della Giunta Nisi, facciamo un punto sullo stato di attuazione delle linee programmatiche. Welfare, Politiche per la famiglia, Politiche per l’integrazione e l’accoglienza, Benessere sociale, Scuola e Offerta formativa, Servizio Civile e Associazionismo sono le deleghe di competenza dell’Assessora Marta Jerovante, cui rivogliamo alcune domande proprio per tracciare un bilancio delle cose fatte.

La maggior parte dei servizi alla persona sono gestiti dall’Ambito Territoriale Sociale di Putignano. Tuttavia il Comune di Noci in questi anni ha saputo rafforzare la propria posizione all’interno del Coordinamento istituzionale. Quali vantaggi comporta questo per la comunità?

Innanzi tutto, sono stati potenziati alcuni servizi essenziali, quali il servizio di assistenza domiciliare per le persone anziane in primis e il servizio di assistenza specialistica per gli alunni disabili. Quest’ultimo è particolarmente significativo, poiché il numero di bambini con certificazione di handicap in condizione di gravità è in costante aumento. Abbiamo mantenuto il Centro Aperto Polivalente per minori (CAP), affidato alla Cooperativa Soleluna, il quale ha raggiunto il numero dei beneficiari massimo consentito (30), trasformandosi in un luogo pienamente abitato dai bambini e dai ragazzi di diverse nazionalità. Abbiamo garantito una sede autonoma al Centro Servizi Famiglie, attivo sul nostro territorio dal 2016 come Centro Risorse per la Famiglia, per promuovere il benessere della famiglia, sostenere le coppie, i nuclei familiari e ogni singolo componente nelle fasi del ciclo di vita, attraverso consulenze specialistiche a genitori, coppie, minori e adolescenti; sostegno psico-sociale e pedagogico di coppia e individuali; collaborazione con i Servizi Territoriali socio sanitari, con le Istituzioni scolastiche, le Agenzie educative; servizio di spazio neutro per garantire il diritto di visita, cura e ricostruzione dei legami familiari dei minori; mediazione familiare. Abbiamo mantenuto e potenziato il CAV Centro Antiviolenza Andromeda, consolidando le progettualità presenti e avviandone altre. Tra queste, particolarmente significativo è il progetto “Gramigna – L’orto delle donne”, che vede coinvolte una giovane società agricola del nostro territorio e una cooperativa sociale, gestore di comunità residenziali per soggetti vulnerabili, nella creazione di un orto sociale per l’autoproduzione di cibo locale, biologico e solidale, che vede le donne stesse coinvolte lavorativamente, o come volontarie o con tirocinio formativo. Quanto prodotto e poi raccolto viene distribuito tra le volontarie e donne seguite dal CAV che versano in particolari difficoltà. Attorno a questa esperienza si è sviluppato così un vero e proprio collettivo eco-femminista, all’interno e fuori del quale (in occasione di seminari e appuntamenti nazionali) si approfondiscono temi quali il potere della relazione tra donne, tra donne e natura, i possibili orizzonti aperti dall’agricoltura sociale e di conseguenza, il bisogno di una rivoluzione verde e gentile. Abbiamo poi esteso il progetto SAI (già SPRAR/SIPROIMI), aumentando i posti attivi sui Comuni di Noci e Putignano. Attualmente sono 72 i potenziali beneficiari che potrebbero essere accolti nel progetto. Nel corso di questi anni forte è stato l’impegno dell’Amministrazione a rendere sempre più proficua la collaborazione con i Servizi sociali comunali, con le Istituzioni scolastiche e con le altre realtà del volontariato e dell’associazionismo, al fine di promuovere e rafforzare una rete progettuale di comunità. È stato revisionato il servizio trasporto per utenti Centri diurni Alberobello e Locorotondo, per via dell’aumento degli utenti, articolandolo in due corse mattutine e due corse pomeridiane, dal lunedì al venerdì e garantendo nei riguardi di tutti i soggetti trasportati, utenti ed accompagnatori diversi dai dipendenti comunali, idonea assicurazione contro gli infortuni. Abbiamo aggiornato anche le modalità di svolgimento del soggiorno climatico per anziani, proponendo per il 2019 un viaggio in crociera. L’adesione, numericamente consistente, e l’approvazione entusiasta dei nostri concittadini al rientro, hanno dunque confermato che il soggiorno in località fuori dal proprio abituale contesto sia una straordinaria opportunità di riposo e socializzazione. Con il superamento dell’emergenza pandemica, che ha determinato la sospensione del servizio, auspichiamo ora la ripresa del servizio. Abbiamo avviato i P.U.C., progettualità legata ai beneficiari della misura del reddito di cittadinanza. Come Ambito Territoriale Sociale abbiamo ottenuto un finanziamento ministeriale PNRR a sostegno di progettualità rivolte a soggetti vulnerabili e persone con disabilità.

Negli ultimi anni abbiamo visto aumentare esponenzialmente le situazioni di disagio socio-economico di individui e famiglie, anche a causa degli effetti della pandemia e delle incrociate crisi economiche che si sono susseguite. Come il Comune, autonomamente o attraverso l’Ambito, è riuscito a venire incontro a questi bisogni?

Sono stati diversi gli interventi straordinari a sostegno dei nuclei familiari, erogati in più tranche nel 2020, 2021 e 2022. In particolare, si è provveduto, da un lato, ad adottare misure urgenti di solidarietà alimentare, e dall’altro, ad intervenire con misure di sostegno attraverso contributi economici per il pagamento delle utenze domestiche e/o per i canoni di locazione abitativa.

Misura più sostanziale è quella che ha visto l’istituzione del Fondo mutualità a favore delle famiglie e delle attività produttive. In una fase di forte contrazione economica, l’Amministrazione ha voluto, infatti, dotarsi di uno strumento aggiuntivo che si qualificasse come un modello solidaristico, attraverso l’intervento congiunto di istituzioni, imprese, gruppi sociali, famiglie, persone, e che desse vita ad un sistema alimentato da fondi pubblici e privati, ed idoneo a fornire alla comunità locale risposte eque ed immediate. Detto Fondo è alimentato, oltre che da risorse del Bilancio Comunale, dalle risorse derivanti dal 5x1000 dell'IRPEF destinato dai cittadini ai Comuni o erogazioni liberali o dai fondi a tal uopo destinati dallo Stato o dalle Regioni.

Abbiamo finanziato i Centri estivi per minori ludico/ricreativi a luglio 2020, cui hanno partecipato più di 140 tra bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Successivamente abbiamo inteso avviare una collaborazione con i soggetti operanti sul territorio e specializzati in attività a favore di minori con relativo trasferimento delle risorse statali stanziate allo scopo. Ora i Centri estivi si configurarono quindi quali spazi di integrazione di bambini di diverse età e con diverse abilità, con attività educative e di animazione in presenza di personale specializzato.

 A lei è affidata la delega all’Offerta Formativa, altro settore molto importante oltre che delicato. Cosa è stato fatto in questi anni?

Nell’elaborazione del programma comunale degli interventi per il diritto allo studio, abbiamo cercato di superare un approccio di mera ricognizione dei dati numerici inerenti popolazione scolastica, servizio mensa, servizio trasporto, per definire in modo più puntuale alcune delle priorità di intervento. Siamo riusciti, nonostante i continui tagli, inalterate le tariffe a carico delle famiglie per l’accesso a servizi a domanda individuale: trasporto e mensa scolastica. Quest’ultima è stata peraltro potenziata con l’introduzione di menù stagionali, l’adeguamento funzionale degli spazi, interventi di manutenzione e riparazione, l’istituzione della Commissione tecnica, con funzione ispettiva e di controllo presso il Centro cottura e la previsione di un piano di educazione alimentare nelle scuole e di formazione per addetti, genitori e docenti. Si è proceduto ad un intenso e puntuale lavoro di manutenzione degli immobili scolastici, con allestimento di nuovi spazi didattici e acquisto di nuovi arredi. Ciò ha consentito anche di introdurre offerte didattico-educative innovative (i progetti “Senza Zaino” e “D.A.D.A.”). Siamo riusciti a progettare e consolidare percorsi di formazione co-progettati con la scuola superiore ed altri attori sociali del territorio.

L’attenzione alle nuove generazioni, però, non si riduce solo ai contesti scolastici.

Assolutamente no. Sono particolarmente orgogliosa di aver finalmente avviato nel nostro Comune due progetti di Servizio Civile Universale - “In Reading 2020” e “Pianeta Giovani 2020” - nell’ambito dei quali sono stati selezionati 6 operatori volontari per il Settore “Patrimonio storico, artistico e culturale” - Area “Cura e conservazione biblioteche” e 6 operatori volontari per il Settore “Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport” - Area “Sportello Informagiovani”. Inoltre stiamo volgendo la nostra attenzione, in maniera più mirata, sugli adolescenti e sui giovani, curando la partecipazione a diversi bandi ministeriali e regionali a loro dedicati: partendo da spazi fisici che sono nella nostra disponibilità, l’ipotesi che stiamo perseguendo è di progettare e realizzare proposte educative per lo sviluppo multidimensionale dei giovani, attraverso la sinergia tra Servizi sociali, Scuole, Associazioni, Enti di formazione, aziende. In questo senso va anche la costituzione del Patto della Comunità educante, fulcro di una vera e propria alleanza tra scuola e territorio, al fine di rendere costante, strutturato e sistematico, l’impegno della comunità. L’obiettivo è di mettere in piedi un centro diffuso di responsabilità e di responsabilizzazione, attraverso un processo partecipativo che veda coinvolti non solo gli adulti ma anche le bambine e i bambini, le ragazze e ragazzi, quali soggetti attori.

Parallelamente credo sia importante citare l’ottenimento del riconoscimento, per due bienni consecutivi, “Città che Legge” con la sottoscrizione del Patto per la lettura con Dirigenti e docenti dei diversi Istituti scolastici, gli operatori culturali e del settore librario, i referenti dei servizi pubblici e privati in favore di minori e anziani, i rappresentanti dell’associazionismo familiare e con privati cittadini. Risultato reso possibile grazie al grande lavoro svolto negli anni dalla Biblioteca Comunale, vero e proprio centro culturale ed educativo per la nostra comunità, e di diverse iniziative promosse dal Comune e dalle Associazioni che operano sul territorio. Il prossimo passo sarà dotare il Patto di un proprio organismo, dotato di responsabilità gestionali e decisorie, che nel solco dei principi ispiratori definisca una programmazione puntuale e coordinata. Al centro di questo processo non può che esserci la stessa Biblioteca Comunale, all’interno della quale resta ferma la nostra idea di dare vita ad un nuovo modello di “biblioteca sociale”.