Carta Archeologica del Comune di Noci: i luoghi della ricerca

Pubblicato il 30 marzo 2023 • Comune , Cultura

La prima fase della redazione della carta archeologica, è stata svolta nelle biblioteche e negli archivi specializzati del Ministero della Cultura, alla ricerca di informazioni su siti archeologici già noti, ma anche di indizi sulla presenza di siti archeologici che ancora non conosciamo. Abbiamo trovato informazioni in libri o in carte storiche, su fotografie, in documenti tecnici o in documenti che parlano di persone, famiglie e comunità. In tutti i luoghi che abbiamo visitato siamo stati accolti con grande disponibilità e gentilezza. È stata inoltre un’occasione per visitare alcuni dei bellissimi siti che custodiscono il nostro patrimonio culturale, a volte poco conosciuto, a pochi passi da casa nostra.

Siamo partiti dai libri:

  • Nella bella e organizzata Biblioteca comunale "Mons. Amatulli" di Noci abbiamo consultato molte pubblicazioni. Per citarne solo alcune, le ricerche del prof. Nicola Bauer sulla storia di Noci, gli studi dell’architetto Francesco Giacovelli sulle emergenze storiche artistiche e architettoniche del paesaggio agrario, le ricerche del prof. Angelo Fanelli e del prof. Pasquale Gentile sulla cultura ed economia nocese, e molte altre. Citiamo inoltre le fondamentali pubblicazioni specialistiche sui restauri del Complesso di Barsento e del campanile della Chiesa Matrice, curati dall’architetto Emilia Pellegrino.

Siamo stati accolti con grande gentilezza dal direttore della biblioteca e da un gruppo di ragazzi del Servizio Civile che hanno facilitato molto le nostre ricerche!

Abbiamo proseguito con la ricerca negli archivi specializzati del Ministero della Cultura, In particolare, siamo stati in alcune sedi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e nei Musei della Direzione Regionale Musei, in cui siamo stati accolti con grandissima disponibilità dal personale del Ministero.

Le Soprintendenze svolgono un’articolata attività di tutela, conservazione e valorizzazione dei beni immobili o mobili di interesse artistico, storico, archeologico, demoetnoantropologico, architettonico e paesaggistico; i Musei custodiscono tra i più importanti siti e reperti archeologici della nostra regione, garantendone la valorizzazione, la fruizione e la comunicazione, per un’offerta culturale accessibile a tutti e di qualità.

Negli archivi delle Soprintendenze e dei Musei abbiamo trovato documenti e materiali archeologici relativi al territorio di Noci, spesso inediti; sono inoltre registrate tutte le attività svolte sul territorio a partire dalla fine del 1800 ad oggi. I documenti sono consultabili con speciali permessi che tutelano le informazioni personali e sensibili e le proprietà intellettuali.

Ecco i luoghi del Ministero della Cultura in cui siamo stati:

Le sedi della Soprintendenza sono luoghi da visitare perché sono anche luoghi della cultura aperti al pubblico, con aree espositive permanenti e temporanee, in cui vengono organizzate mostre, laboratori didattici, conferenze e attività di divulgazione.

  • Museo Archeologico Nazionale “Giuseppe Andreassi” e Parco Archeologico di Egnazia. Il museo si trova all’interno del Parco Archeologico dell’antica Gnathia, un importantissimo insediamento affacciato sul mare, nato nell’età del Bronzo e vissuto fino al medioevo. L’allestimento ripercorre i trenta secoli di storia della città e del territorio circostante, e recentemente si è arricchito di un’ampia sezione multimediale dedicata al mare.
  • Museo Archeologico Nazionale e Castello di Gioia del Colle. Il Museo si trova nel Castello normanno-svevo, una delle residenze pugliesi di Federico II e accoglie nelle sue sale i reperti provenienti dall’antico abitato di Monte Sannace. Si presenta oggi in una veste completamente rinnovata, sia per quanto riguarda i reperti in esposizione, sia per gli apparati didattici e illustrativi.
  • Museo Archeologico Nazionale di Altamura. Il museo nasce dalla volontà di esporre al pubblico le numerose scoperte archeologiche del territorio dell’Alta Murgia, dal versante barese fino ai territori più interni, verso la Basilicata e l’arco ionico. Una speciale sezione è dedicata alla scoperta eccezionale, conosciuta in tutto il mondo, dello scheletro dell’Uomo di Neanderthal rinvenuto nel 1993 nella grotta di Lamalunga.
  • Infine, ma non sarà l’ultimo luogo che visitiamo, siamo andati all’Archivio di Stato di Bari, alla ricerca di carte storiche del territorio nocese. L’Archivio di Stato ha sede nell’ex macello comunale, raro esempio di architettura industriale degli inizi del 1900 e si trova all’interno della Cittadella della Cultura, insieme alla Biblioteca Nazionale di Bari, Sagarriga Visconti.

In ognuno degli archivi e delle biblioteche visitate, abbiamo scoperto frammenti della storia di Noci che ci stanno aiutando a costruire la Carta Archeologica.