La tradizione musicale nocese

Ultima modifica 15 maggio 2020

Conoscere la città attraverso la cultura popolare è certamente uno degli elementi che maggiormente può fornire indicazioni sugli usi e costumi dei luoghi che visitiamo, formati e stratificati nel tempo.

La Banda

Degna di pregio è la tradizione bandistica. Il primo documento ufficiale che testimonia l’esistenza in città di una vera e propria banda da giro è una vecchia fotografia, che illustra il I° Corpo Musicale di Noci fondato nel 1880 dal maestro Bizzarro Raffaele. Sotto la guida del maestro Attilio Baviera, dal 1903 al 1911, la banda fu impegnata in una lunghissima trasferta a Trieste, la più lunga da quando essa si era costituita. Dopo varie interruzioni dovute ai due conflitti mondiali, molti musicisti si riunirono in cooperativa, dando vita ad un complesso bandistico, le cui prestazioni ebbero però carattere saltuario. Dal 1956 al 1959, a dirigere la banda fu il giovane Giuseppe Chielli, grazie al quale il complesso crebbe notevolmente, fino a quando però avverse situazioni ne segnarono nuovamente la fine. Dal 1961, per decenni, la tradizione bandistica nocese subì un’interruzione. Per molti anni in città fu presente solo un piccolo concerto bandistico, a servizio interno, chiamato banncedd, organizzato dal maestro Giuseppe Sgobba. Negli anni a seguire, diversi furono i tentativi di ricostruire la banda, con scarsi risultati. La vera rinascita della storica banda di Noci avvenne nel 1994, ad opera dell’ultimo grande maestro che l’aveva diretta: Giuseppe Chielli. Attualmente, a dirigere il concerto bandistico di Noci, è il maestro Giovanni Minafra, considerato tra i più interessanti talenti nella direzione di banda. 

Il Jazz

Altra tradizione musicale per la quale Noci si è distinta a livello internazionale è quella jazzistica, che ha visto il suo momento di massimo splendore negli anni dal 1989 al 2000, quando Vittorino Curci e Pino Minafra fondarono l’Europa Jazz Festival di Noci. Questo evento, che ha accolto fin da subito i favori del pubblico, ha rappresentato una delle manifestazioni musicali più importanti della scena jazz italiana, ospitando grandi nomi a livello internazionale e oltre 120 concerti. Tradizione ripresa poi da altre manifestazioni, come il Listen To (2013-2014), il Clockstop Fest (2015-2016), e Contrattempi (2017-2018), ospitate nella suggestiva cornice del Chiostro delle Clarisse, e nelle quali a fare da protagonista era la musica d’improvvisazione.
In questo contesto, è bene citare anche l’Italian Instabile Orchestra, nata proprio a Noci nel ‘90 grazie a Pino Minafra, Vittorino Curci e Riccardo Bergerone. Un laboratorio in cui, 19 tra i più importanti musicisti italiani, si confrontano, si verificano, si scontrano e si incontrano, dando luogo a una delle più importanti e belle avventure umane e artistiche del jazz italiano. Un CD molto importante, nato in seno a questo progetto, è certamente Skies of Europe, pubblicato nel 1995. Accolto subito trionfalmente dalla critica, che all’estero lo saluta con espressioni lusinghiere, ottiene in Italia il premio di miglior CD dell’anno nel referendum di Musica Jazz e successivamente vince per ben quattro volte, nel 1992, 1994, 1995 e 1997, il referendum di Musica Jazz per il miglior gruppo.

Gruppo Folklorico “La Murgia-Don Vito Palattella”

Restando sempre nell’ambito delle tradizioni musicali nocesi, è importante citare il Gruppo Folklorico “La Murgia-Don Vito Palattella”, nato ufficialmente nel 1974, anche se la sua esistenza risale al 1965. Il Gruppo ha calcato i palcoscenici di numerose manifestazioni italiane ed internazionali. Nel 1998 si è esibito in una tournée in Lussemburgo e nel 2005 si è esibito in Francia, nell’ambito di uno scambio culturale con la città di Clermont Ferrand. Successivamente è rimasto fermo per cinque anni, fino a quando nel 2012 si ridiede vita al Gruppo. È ripresa così la partecipazione a varie manifestazioni, tra le quali “La sagra delle sagre di Puglia” (Bari, 2014), presso la Fiera del Levante, nel padiglione Eataly, in rappresentanza della Puglia. Sempre nello stesso anno, il Gruppo è stato protagonista della trasmissione televisiva in onda su Canale 7 “È sempre festa”. Ed infine, dal 2016, ha ripreso la tradizione del Festival Internazionale del Folklore, che fa parte del cartellone eventi di Noci Estate, con gruppi folkloristici provenienti da tutto il mondo.

Noci mia

Una menzione merita, infine, Noci mia, brano scritto nell’agosto del 1987 da Donato Guagnano con la musica di Pinuccio Curci, a testimonianza del forte sentimento di appartenenza al nostro territorio. Il brano, che tutti i nocesi intonato con grande emozione, può essere a tutti gli effetti considerato patrimonio cittadino. Di grande valore simbolico non solo per i migranti nocesi, ha grande rilevanza sociale e culturale anche per i residenti. Viene tradizionalmente eseguito in occasione della manifestazione “Notte di Serenate” (23 giugno).